Cosa c’è da sapere prima di scegliere le scarpe da sposa, dettaglio molto importante nell’organizzazione del matrimonio.

Solo dopo aver scelto l’abito, l’acconciatura, le scarpe e l’intimo, una sposa che vuole essere perfetta avrà cura di prestare la dovuta attenzione anche agli accessori che incorniceranno la sua figura nel giorno più bello di tutti. Guanti, cappelli, gioielli e, perchè no, borse e pochette!
Anche in questo caso il galateo fissa delle regole base per ogni accessorio che la sposa deciderà di indossare, l’importante è che l’oggetto richiami il più possibile il resto dello stile: accostando ad un vestito troppo semplice gioielli troppo elaborati c’è il rischio di creare un effetto poco uniforme nel complesso.

I guanti della sposa

Il guanto è un accessorio molto bello per la sposa, anche se non necessario. L’etichetta li ritiene indispensabili nei matrimoni formali. Questi dovranno essere abbinati all’abito da sposa, dello stesso tessuto di questo o del velo, dello stesso colore e tonalità. Una volta raggiunto l’altare, la sposa dovrà sfilare i guanti, appoggiandoli sull’inginocchiatoio davanti al bouquet.

I gioielli della sposa

Il galateo del matrimonio dice di non adornarsi di alcun gioiello: non è concesso nemmeno l’anello di fidanzamento. Ammessi sono un paio di orecchini preziosi, non pendenti e poco vistosi, mentre al collo un leggerissimo filo d’oro o di perle. Nel dettaglio, le perle sono molto indicate per le spose o le madri: la leggenda narra che le perle siano nate dai raggi della luna, quindi figlie di Artemide o Lucina, che rappresenta la luna. Artemide è protettrice del matrimonio, della fertilità e del parto. Al posto dei gioielli, per adornare le braccia, le spalle o il collo si potrebbero indossare accessori dello stesso tessuto del vestito, come nastrini o, nel caso di abiti con motivi floreali, piccoli fiori o foglioline.

Il cappello della sposa

Le regole dell’etichetta consentono di indossare il cappello se la cerimonia di nozze di svolge in Comune, al cospetto di un Ufficiale di Stato Civile: il cappello è l’equivalente del velo da sposa per i matrimoni religiosi. Nella scelta del cappello, la prima regola da seguire è che il volto della sposa deve essere sempre ben visibile. Il cappello dovrà inoltre abbinarsi allo stile del vestito: una cloche, ad esempio, sarà adatta ad un abito anni ’30, mentre un copricapo a tese larghe sarà perfetto per un tailleur.